Ciao Francesca di Pietro ci siamo conosciute un po’ di anni fa durante un seminario di Travel Coaching all’Eremito.
Oltre a psicologa,sei un’esperta di viaggi,soprattutto di viaggi in solitaria.
Il tuo blog si chiama in fatti Viaggiare da soli di Francesca Di Pietro
Vuoi dirci brevemente quale e’ la tua formazione e perche’ ti sei focalizzata sul viaggio in solitaria al femminile?
Sono una psicologa e una coach di PNL (programmazione neuro linguistica).
Ho sempre fatto formazione destrutturata per gli adulti in azienda.
Così quando ho deciso di cambiare vita e viaggiare ho visto che il viaggio in solitaria aveva molte cose in comune con gli outdoor che creavo per le aziende.
Il viaggiare da soli invece di lavorare su tematiche lavorative lavorava sugli atteggiamenti personali.
Al giorno d’oggi molte donne viaggiano da sole.Ma per molte altre questo e’ uno scoglio difficile da superare, per paura,poca fiducia in se stesse,mancata conoscenza delle lingue.
Quali sono i tuoi consigli per vincere queste paure e intraprendere un viaggio in solitaria?
Iniziamo dai punti facili, le lingue si devono sapere, almeno l’inglese,
Reputo davvero anacronistico chi si ostina in questo momento a non impararle e invece di rimboccarsi le mani trova solo scuse, non comprendo queste persone.
Avere paura di qualcosa che non si conosce è normale e anche corretto, bisogna solo fare in modo che questa paura non diventi bloccante.
Le paure si superano, se non si riescono a superare si chiede aiuto a qualcuno di formato a farlo, come ad esempio me nei mei processi di travel coaching.
Perche’ e’ importante almeno una volta nella vita fare un viaggio da sole?
Perché è un’esperienza formativa, liberatoria, che ci fa capire nel profondo quanto siamo capaci e quanto possiamo essere artefici del nostro destino e della nostra felicità.
Hai messo la tua esperienza di viaggiatrice solitaria al servizio di altre persone organizzando dei seminari di Travel Coaching. Ce ne vuoi parlare?
Nel 2012 ho iniziato a fare travel coching alle persone via skype, e così mi venne l’idea di poter creare dei seminari dove poter guidare le persone in questo processo in maniera autonoma. Diciamo che se anche non riescono a fare un “auto-coaching” il corso aiuta molto a dare fiducia in sé stessi.
I contenuti del seminario sono raccolti nel mio libro Il Bello di Viaggiare da Soli.
Oltre a questo organizzi dei retreat di Yoga,Yoga e trekking in bellissime localita’ sparse nella penisola.Chi partecipa a questi retreat che cosa cerca?
Credo che chi partecipa cerchi un’esperienza che lo porti a fare cose diverse dal solito, mettersi alla prova, avendo alle spalle qualcuno che ha già disegnato l’esperienza più unica che si possa fare in loco, e che indubbiamente voglia conoscere persone simili.
Hai anche pubblicato due libri.Ce ne parli?
Si grazie, diciamo che il libro è uno e ci sono due edizioni, la prima autoprodotta e la seconda edita Feltrinelli, il libro si chiama Il Bello di Viaggiare da Soli di Francesca Di Pietro.
E’ un manuale di travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi.
Si tratta un libro in cui parlo sia di consigli pratici sui viaggi in solitaria sia degli argomenti dei corsi di travel coaching , ossia come trasformare il viaggio in un momento di crescita.
La pandemia ha mandato in crisi le nostre vite e il mondo del turismo in generale ne ha risentito tanto.
Ma ci ha anche fatto capire che forse dobbiamo essere turisti piu’ consapevoli e cercare di vivere di piu’ i luoghi che visitiamo piuttosto che mettere timbri nei passaporti.
Magari riscoprendo la nostra bella penisola.
Sei d’accordo?
Si molto; questo è sempre stato il mio approccio al viaggio.
Per questo ho sempre fatto viaggi lunghi e credo che il valore aggiunto sia la lentezza.
Chiaramente non tutti fanno un lavoro che glielo consente, ma ora con lo smart working si può anche decidere di lavorare da remoto in altre località .
Ad ogni modo non poter più andare fuori mi ha fatto cercare e ricercare luoghi nuovi anche a 30 minuti da casa e di questo ne sono molto grata.
Cosa si puo’ fare per essere turisti consapevoli?
Pensare alle impronte che stiamo lasciando.
Viaggiare green secondo te vuol dire?
Fare in modo che il nostro viaggio dia da mangiare alle comunità locali e non a multinazionali, rispettare la natura, rispettare gli animali e le popolazioni indigene.
Sei stata e sei una grande viaggiatrice. Mi dici il viaggio che ti porti nel cuore?
Mi auguro di esserlo anche ora nel presente.
Il mio primo viaggio lungo 3 mesi in Sudamerica è sicuramente il più importante, il mio salto nel vuoto e soprattutto non facevo ancora questo lavoro.
Quindi avevo davvero tanto tempo solo per esplorare.
Il viaggio che vorresti fare?
Sembrerà banale, ma sono 2 anni che voglio andare a Tangeri! Come viaggio iconico invece l’Antartide ma chissà quando ci riuscirò.
Nel tuo bagaglio non deve mai mancare…..
Tappi per le orecchie, mascherina , lucchetto, macchina fotografica, cellulare.
Una frase che vuoi dedicare a tutte le donne viaggiatrici.
I sogni nel cassetto fanno la muffa
Grazie mille a Francesca per questa bella intervista che spero faccia venir voglia a tante donne di intraprendere un viaggio in solitaria.
Questo il link del blog di Francesca:
https://www.viaggiaredasoli.net.
Se siete interessate ai suoi seminari e retreat basta che la contattiate.
Il bello di viaggiare da soli di Francesca Di Pietro lo trovate in vendita su Amazon o nelle librerie Feltrinelli.
Annamaria
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