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INTERVISTE

Francesca Pozzan Travel Designer

Francesca Pozzan, professione Travel Designer

Ho intervistato  Francesca Pozzan Travel Designer ,una simpatica vicentina che ho avuto il piacere di incontrare ad un corso e che ci spiegherà questa nuova professione.

Francesca Pozzan  ha lasciato un posto sicuro in un importante Tour Operator per esercitare in proprio la professione di Travel designer.

E per insegnare anche a voi come diventarlo, qualora vi interessasse questa professione.

Ma lasciamo la parola a Francesca.

Ciao Francesca parlami un po’ di te .Cosa facevi prima di fare la Travel Designer?

Prima di iniziare a lavorare come Travel Designer libera professionista, ho lavorato per quasi 10 anni presso gli uffici di un tour operator specializzato in vacanze attive.

In questi 10 anni ho svolto diverse mansioni, iniziando prima come stagista, poi impiegata all’ufficio prenotazioni.

Sono quindi diventata responsabile della selezione e formazione degli accompagnatori turistici.

Per poi approdare all’ufficio programmazione viaggi dove ho iniziato così a lavorare come Travel Designer, ma dipendente.

Nel 2017 ho rassegnato le mie dimissioni e ho iniziato a lavorare come Travel Designer libera professionista per tour operator italiani e stranieri.

Francesca Pozzan Travel Designer

Una bella immagine di Francesca in viaggio

Cosa vuol dire essere un Travel Designer?

Il Travel Designer è quella figura professionale che ha competenze a più livelli.

Attraverso diverse domande mirate arriva a conoscere il cliente a tutto tondo, capendo le sue aspettative e i suoi bisogni espressi.

E’ in grado di capire soprattutto i bisogni inespressi, in maniera tale da disegnare la proposta di viaggio perfetta e adatta a tutte le sue esigenze.

Si avvale sempre della direzione tecnica di un tour operator o di un’agenzia viaggi per avere tutte le coperture assicurative necessarie per la tranquillità e la salvaguardia del cliente.

Lavora da remoto, potenzialmente potrebbe quindi lavorare da tutte le parti del mondo.

Fondamentale avere una connessione internet e un pc.

“I sentieri si costruiscono viaggiando”

Franz Kafka

Cosa consiglieresti a una persona che voglia abbracciare questa professione?

Consiglierei di formarsi adeguatamente perché non ci si può improvvisare.

Il cliente si affida a noi per una delle cose più sognate durante l’anno lavorativo, le proprie vacanze, e non possiamo permetterci di organizzargli qualcosa di inadeguato perché non abbiamo sufficienti competenze.

Ai miei corsisti della Travel Designer Academy (per info www.professionetraveldesigner.com) dico sempre che il lavoro del TD è un lavoro creativo e che richiede competenze trasversali.

Nel percorso di formazione professionale che propongo do una formazione completa dalla A alla Z e una direzione tecnica alla fine del corso.

Direzione tecnica che permette loro di essere operativi fin da subito.

Dall'altra parte del mondo

Viaggiare per allargare i propri orizzonti

Il turismo sta vivendo un momento di grande crisi dovuto alla pandemia. Come pensi ne uscirà da questa crisi?

Sicuramente rivoluzionato.
Prima di tutto a livello organizzativo perchè sarà sempre più digital, anche il rapporto tra cliente e organizzatore.
E poi a livello di priorità: le persone hanno ancora più bisogno di sicurezza e di sentire che si possono fidare della persona o della struttura alla quale si stanno rivolgendo per organizzare il proprio viaggio.
Stanno cambiando anche le destinazioni e il modo di viverle e di esplorarle, le persone hanno bisogno di andare nel profondo.

Si è passati dall’osservazione all’azione.
Una volta una vacanza era più “osservativa”, ora si vuole vivere e ci si vuole emozionare grazie alle esperienze che si decidono di fare.

Il turismo di sicuro non morirà mai: viaggiare, scoprire cose nuove sono dei bisogni intrinseci all’essere umano.

Cambieranno gli assetti e le priorità, sono già cambiati e abbiamo potuto vederlo nei mesi “di libertà” del 2020, ma il viaggio rimarrà sempre tra i desideri e le necessità dell’uomo.

“Viaggiando alla scoperta dei paesi

troverai il continente in te stesso”

Proverbio indiano

Pensi che la figura del Travel Designer avrà un ruolo sempre più importante nei nuovi assetti turistici che si delineeranno dopo questa crisi?

Decisamente, e non lo penso solo io .

In questo ultimo anno tutti noi, volenti o nolenti, in maniera più o meno inconscia, ci siamo riempiti di paure.

Nell’affidare l’organizzazione della nostra prossima vacanza a qualcuno abbiamo bisogno di parlare con una persona che sia pronta a capirci e ad individuare anche le nostre priorità umane.
Non si tratterà più solo di individuare una destinazione e di assemblare dei servizi turistici per proporre un pacchetto al cliente.

Ma saremo chiamati sempre di più ad entrare nella testa e nel cuore del cliente, a metterci nei suoi panni, per capire al meglio anche le sue necessità.

Necessità che non per forza sono legate all’elemento viaggio fine a sé stesso.

Il Travel Designer, se formato adeguatamente, ha questi compiti, anche se io preferisco denominarle competenze.

Ascolto profondo dell’altro, comprensione di ciò che viene espresso e inespresso, studio approfondito della destinazione che verrà proposta al cliente (o che il cliente stesso ha scelto).

Insomma il Travel Designer deve anche essere un buon psicologo!

Francesca Pozzan Travel designer
Francesca in Sudamerica

Quali pensi siano le caratteristiche che deve avere un Travel Designer per avere successo

Io, e tanti altri professionisti del turismo come me, diciamo sempre che per lavorare nel turismo ci vuole “la vocazione”.

Sicuramente il Travel Designer deve avere tanta passione, voglia di continuare a studiare per disegnare la soluzione di viaggio più adatta al suo cliente

Nonché una buona dimestichezza con la tecnologia e con le lingue (almeno l’inglese) e un’ottima capacità organizzativa.

In cima alla montagna

Dove sarà mai la nostra Francesca?

Che cosa vuol dire secondo te essere un turista responsabile?

  • Prima di tutto informarsi, per cercare di conoscere il maggior numero di aspetti possibili del paese che stiamo scegliendo come meta della nostra vacanza ancora prima della partenza.
  • Scegliere operatori che diano attenzione alla responsabilità sociale e alla sostenibilità ambientale.
  • Rispettare gli usi e costumi della cultura locale e cercare momenti di interazione responsabile mentre si è in viaggio, senza forzare quindi nessuno ad entrare in contatto con noi.
  • Non stiamo andando né allo zoo né al circo e non è detto che i locali abbiano tutta questa voglia di parlarci.
  • Non inquinare.
  • Usare tutti i servizi che favoriscono la redistribuzione degli utili all’interno delle comunità locali.
  • Non mettersi le fette di prosciutto sugli occhi nel caso in cui siamo testimoni di fatti poco piacevoli: mi riferisco in particolar modo a quelli legati alla prostituzione minorile.
  • Gli italiani hanno questo triste primato: siamo infatti, a livello mondiale, quelli che alimentano più di tutto gli altri questo fenomeno. Se siamo a conoscenza di qualcosa, denunciamo!

Tre aggettivi che ti caratterizzano

Frizzante, curiosa della vita e idealista.

Francesca Pozzan Travel Designer

Alla scoperta del mondo e di se stessi

Se dovessi fare un altro lavoro saresti….

Ho una laurea in Servizio Sociale, ma non penso sarei un’assistente sociale.
Di sicuro farei un lavoro che mi permetterebbe di stare fuori e di lavorare con le persone, parlando le lingue straniere che sono una delle mie passioni.

Un messaggio ai turisti del futuro.

Mi auguro che sempre più persone decidano di inserire questi ingredienti all’interno dei loro viaggi (ma anche nella loro quotidianità): consapevolezza, responsabilità, attenzione all’ambiente, rispetto e voglia di emozionarsi con le cose autentiche.

Dimentichiamoci le cose da turisti, diventiamo sempre di più Umani che esplorano responsabilmente e consapevolmente (anche a due passi da casa).

“Sembra esserci nell’uomo, come negli uccelli, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove”

Marguerite Yourcenar

Grazie a Francesca Pozzan per questa bella intervista e se a qualcuno di voi è venuta la voglia di diventare Travel Designer potete iscrivervi al suo corso online, ma dal vivo.

Potete iscrivervi alla Master Class Gratuita della Travel Design Academy.

Oppure se volete fare il corso completo cliccate sul link della Travel design Academy.

Utilizzando il codice bibi40 avrete diritto a uno sconto del 40%

Allora approfittatene perché non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni!

Annamaria

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