Secret Garden, un giardino segreto a Stone Town
Se amate i luoghi con un’anima, luoghi particolari che non si possono racchiudere in una definizione, Secret Garden ristorante a Stone Town fa per voi.
Un palazzo in rovina nel cuore della città di pietra che nasconde un giardino segreto trasformato in ristorante.
Muri scrostati ed una piccola fontana a ricordare l’importanza dell’acqua nella cultura islamica.
Acqua che lava e purifica.
Acqua che viene usata per le abluzioni prima della preghiera .
Una gemma nascosta, accanto ad un palazzo che ospita un albergo, l’Emerson Spice, dallo spiccato stile swahili.
Finestre e portoni intarsiati come vuole la tradizione zanzibarina, letti a baldacchino, archi, cortili nascosti, fontane.
Un’altra fontana con aironi, che sembrano aspettare il momento di spiccare il volo verso altri lidi.
Camerieri in Kanzu, la tipica veste con la quale gli uomini vanno a pregare in moschea, ma dallo sgargiante colore giallo.
Colori predominanti il beige della pietra ed il giallo delle vesti e dei tessuti.
E’ luogo decadente, ma dal fascino unico il Secret Garden ristorante a Stone Town.
Ho avuto modo di vedere bar costruiti in luoghi in rovina a Budapest. Sono i cosiddetti
Ruin Bars, ospitati in palazzi fatiscenti dal fascino dark. Perché a volte la perfezione è noiosa!
Il ristorante
Un delizioso piatto di calamari mi aspetta, accompagnato dalle lenticchie e mchicha, una varietà di spinaci, ed altre verdure di cui non conosco il nome locale.
Assaggiate il riso speziato al cardamomo, o il pilau.
Del resto Zanzibar è l’isola delle spezie, che un tempo costituivano la sua ricchezza.
Cannella, cardamomo, noce moscata e i chiodi di garofano, karafu’ in lingua swahili, per cui l’isola è famosa.
Regalatevi una piccola pausa durante la vostra visita alla città di pietra al ristorante Secret Garden.
Così facendo vi sembrerà di calarvi nelle atmosfere del tempo che fu, quando ancora il sultano governava l’isola e si respirava un’aria da Mille ed una notte.
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