Oggi vi porto a Valdobbiadene e dintorni, con la visita ad una cantina di prosecco e non solo.
La zona che vanta la denominazione per la produzione di prosecco DOCG include 15 comuni nella zona di Valdobbiadene –Conegliano. Per un totale di 18.000 ettari di cui 7000 coltivati a vigneto.
Qui vengono prodotte circa 80 milioni di bottiglie all’anno.
Questa produzione vanta la denominazione DOCG.
Ma il prosecco viene prodotto anche in un’area più vasta delle province di Treviso, Vicenza e Padova fino al Friuli Venezia Giulia e persino in Istria.
Visita a una cantina di prosecco
Se siete in zona Valdobbiadene e dintorni non mancate una visita con degustazione a una cantina di produttori di prosecco.
Noi abbiamo scelto la Cantina Col del Lupo, che fa parte dell’associazione dei Vignaioli Indipendenti.
Questa associazione raggruppa piccoli produttori di vino davanti alle istituzioni,
con attenzione particolare all’autenticità e qualità del prodotto.
Infatti curano tutte le fasi della produzione del vino, in questo caso prosecco ma non solo, partendo dalla vigna fino all’imbottigliamento e alla vendita.
La Cantina Col del Lupo nei dintorni di Valdobbiadene
La Cantina Col del Lupo è una piccola azienda a conduzione familiare, nata dalle fatiche di nonno Aldo nel 1942.Che ricevette in eredità una collinetta coltivata a vigneto.
Il vitigno da cui si produce il prosecco si chiama glera.
Attualmente sono le figlie ed i nipoti che seguono l’attività.
Dal 2016 si è aggiunto un altro vigneto in una zona in forte pendenza nel territorio di Rolle.
L’uva, vista la forte pendenza, viene rigorosamente raccolta a mano.
La visita inizia con una spiegazione dalle prime fasi in cui le uve vengono schiacciate dentro un apposito cilindro che, a differenza del torchio, consente una spremitura più delicata conservando intatto il raspo.
Le spremiture son due, così viene prodotto sia un vino frizzante sia un prosecco DOCG.
Si passa poi alla visita della cantina vera e propria dove,
nei cilindri di acciaio, viene tenuto il vino che poi diverrà vino fermo, frizzantino o prosecco.
Giulia ci ha poi spiegato come avviene il processo di fermentazione che porta alla produzione del prosecco.
La visita si conclude con l’assaggio di 5 vini, accompagnato da un tagliere di salumi e formaggi.
E se vi è piaciuto potrete acquistare il vino e portarvi a casa un bel ricordo.
La cantina dal 2010 utilizza energia da Fonti Rinnovabili e cerca ,per quanto possibile, di utilizzare pesticidi naturali, stimolando la difesa delle viti in maniera naturale con alghe, roccia vulcanica e altri prodotti naturali.
Insomma se volete visitare una cantina, ve la raccomando!
L’Osteria senz’Oste
A Valdobbiadene e dintorni merita senz’altro una visita l’Osteria senz’oste.
Si tratta di una casa di contadini in pietra, dove il proprietario, Cesare de Stefani, amava riunirsi la domenica con famigliari e amici, mangiando e bevendo del buon vino.
Così gli venne l’idea di aprire il casale lasciando tre bottiglie di Cartizze del valore di 10 euro l’una e chiedendo agli ospiti di servirsi e lasciare i soldi in una cassa.
Da lì ha cominciato poi a lasciare prodotti di produzione propria, salumi, formaggi e prodotti sott’olio, oltre all’immancabile prosecco.
Confidando nell’onestà degli avventori.
Nel giro di breve tempo si sparse la notizia e sono arrivati anche tanti stranieri, che hanno lasciato dediche e ringraziamenti. Attratti dall’originalità dell’idea e dalla vista che si gode da lassù.
Attualmente però c’è il proprietario a fare gli scontrini perché da quel che so il fisco lo ha obbligato.
Ma ciò non toglie il fascino del posto, che è letteralmente preso d’assalto dai turisti.
Atelier de l’Art Brut
A San Pietro di Barbozza nei dintornidi Valdobbiadene , potrete trovare l’Atelier de l’Art Brut di Angelo Favero, un muratore in pensione con la passione per la scultura di pietra.
Raccogliendo i sassi del Piave Angelo ha dato vita a queste magnifiche sculture, che nascono dal suo genio creativo, per essere fruite dalla comunità e da quanti, passando in auto da quelle parti, sostano per ammirarle.
In questa piccola proprietà aperta a tutti Angelo ha creato il suo laboratorio e le sculture fanno bella mostra, allineate lungo la strada o sparse nel giardino.
Con questi sassi scolpiti ha ricreato il mondo del suo immaginario bambino, quando gli unici giochi che poteva permettersi erano appunto i sassi del Piave.
Troverete Pinocchio col gatto e la volpe, gli antenati, animali, figure grottesche, personaggi immaginari, creature di altri continenti. Ottenute lavorando la pietra col flessibile e aggiungendo altri particolari, come ad esempio gli occhi.
Passeggiando qui avrete l’impressione di tornare bambini, lasciando spazio a immaginazione e fantasia come i bambini sanno fare.
Grazie nonno Angelo per regalarci tanta poesia!
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