Il Giardino vegetazionale Astego si trova alle pendici del monte Grappa.
Nel piccolo paese di Crespano del Grappa.
Fa parte dei giardini botanici e delle riserve naturalistiche gestite da Veneto Agricoltura.
Io ho approfittato di una visita guidata in occasione della giornata nazionale dei giardini, il giorno 4 giugno.
Durante questa giornata tanti giardini all’interno di ville e dimore storiche, come pure orti botanici, vengono aperti al pubblico.
Alcuni sono gratis, altri invece a pagamento.
Al giardino vegetazionale Astego si può partecipare a visite guidate tutte le domeniche.
Il costo del biglietto è di soli 3 euro.
In questa giornata speciale c’era una visita guidata da una docente universitaria, che ci ha illuminato sull’importanza del giardino dal punto di vista naturalistico e non solo.
Perchè visitare il Giardino vegetazionale Astego
Il giardino, nato come vivaio forestale, è poi diventato giardino vegetazionale.
Nel giardino, costituito da 16 terrazzamenti, son stati ricreati tutti gli ecosistemi che vanno dalla cima del Monte Grappa alla pianura.
Troverete perciò un ecosistema roccioso con muschi, licheni e piante che crescono in terreni rocciosi come le alte pendici del Grappa.
Per poi passare a boschi di conifere tra cui spicca l’abete rosso, che ricopriva la zona spazzata via dalla tempesta Vaia.
Boschi di latifoglie come i faggi, castagneti,piante di bosso, betulle.
E ancore le zone dell’alpeggio, i pascoli di montagna, con i prati d’erba e graminacee importanti per i pascoli di mucche e pecore.
Qui riprodotto in scala troverete il fojarol,tipica abitazione dei contadini in pietra e tetto in foglie di faggio, quindi tutta in materiale naturale .
Nel Giardino vegetazionale Astego trovate anche terrazzamenti tematici, con un roseto,piante aromatiche, un lavandeto, un orto, un uliveto.
Un campo di papaveri e fiordalisi.
E persino un bellissimo labirinto.
Che cosa ho imparato dalla visita
La docente ci ha parlato dell’importanza di questo giardino creato appunto come vivaio forestale, in quanto dopo le due guerre il Monte Grappa era stato pelato letteralmente.
Quindi c’era la necessità di rimboschirlo.
Il taglio degli alberi comporta gravi danni all’ecosistema, se fatto in maniera indiscriminata. Scompaiono tanti animali ed insetti e c’è rischio di frane in quanti gli alberi proteggono da questo rischio.
E’ importante piantare diversi tipi di albero, perché alcune specie sono più fragili di altre e più esposte al rischio di attacchi di parassiti vari.
In questo modo si mantiene un equilibrio.
Viene anche deciso quanti alberi possono essere tagliati per impieghi vari, sempre nel rispetto dell’ambiente.
Ad esempio in passato venivano piantati solo abeti rossi, che si crescono più in fretta ma sono anche più fragili e sensibili all’attacco dei parassiti.
Si torna sempre all’importanza della biodiversità.
Il lupo
All’interno del Giardino vegetazionale Astego troverete diverse sculture in legno di animali tra cui il lupo.
In questi tempi si è molto discusso di animali come il lupo e l’orso e della loro convivenza con gli esseri umani.
Ci hanno spiegato che il lupo è arrivato spontaneamente nei nostri boschi dove si è riprodotto e che si può attaccare branchi di pecore.
Solitamente però contribuisce a mantenere un equilibrio tra gli animali del bosco, come ad esempio nel bosco del Cansiglio.Qui i caprioli si erano riprodotti a dismisura.
Mangiando tutti i germogli delle piante e distruggendone così una generazione, non dando loro il tempo di riprodursi.
Con l’avvento del lupo si è ristabilito un equilibrio.
Ecco perché è importante esserne a conoscenza.
Ci hanno detto che fanno molti più danni i cinghiali che si riproducono a ritmo esponenziale e son portatori della peste suina.
La natura cerca sempre un equilibrio ed il più delle volte è l’uomo che lo rompe!
La tempesta Vaia
Chi non ricorda la tempesta Vaia che in poche ore, nell’ottobre del 2018, spazzò via ettari ed ettari di foreste nelle Alpi del Nordest?
In pochi giorni piovve la metà di quanto piove mediamente in un anno da queste parti. A cui seguirono raffiche di vento fortissime
I danni sono stati enormi, perché in poche ore è caduto a terra il quintuplo del legname che normalmente viene tagliato in un anno.
Tantissimi anche gli alberi danneggiati.
Gli alberi abbattuti son stati recuperati solo in parte.
Quelli rimasti a terra si sono deteriorati, spesso attaccati da parassiti.
Quindi il loro legno può essere utilizzato solo come segatura.
Gli animali e gli insetti che vivevano tra questi boschi han dovuto cercare altri boschi.
Ma altri, amanti del sole e delle aree aperte, si sono adattate a questo nuovo ecosistema.
Ci vorrà molto tempo prima che la foresta ritorni quella di prima, ma la natura troverà nuovi equilibri e queste foreste rinasceranno.
L’importante è che l’uomo faccia la sua parte con opere di rimboschimento e di protezione dell’ambiente montano.
Anche questo abbiamo appreso durante la visita del Giardino vegetazionale Astego!
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