Da pochi giorni ha preso l’avvio il Carnevale di Venezia, senza dubbio uno dei carnevali più famosi al mondo.
A mio parere il più bello.
Sarò di parte, ma con una scenografia come Venezia non può che essere magnifico.
Il tema del Carnevale di Venezia di quest’anno è
“Take your time for the Original Signs”.
Ma cosa vuol dire?
Vuol dire che il tema sono i segni dello zodiaco con gli elementi di appartenenza:
terra, acqua, aria e fuoco.
Lo scopo è quello di liberare la creatività e l’essenza del proprio segno di appartenenza.
Dietro a questo Carnevale c’è nientemeno che il direttore artistico e scenografo del teatro La Fenice Massimo Checchetto.
Il Carnevale:un pò di storia
Il termine Carnevale deriva dal latino” Carnem levare”, cioè togliere la carne.
Ha quindi origini cristiane.
Ma che si richiamano ai Saturnali dell’antica Roma e alle Feste Dionisiache della Grecia Classica.
Durante queste feste la gente si lasciava andare agli scherzi, alla lussuria ed alla lascivia.
Il ricco poteva travestirsi da povero ed il povero da ricco, in un gioco delle parti che permetteva, per un breve periodo di tempo, di annullare le differenze sociali.
La cristianità ha attinto a queste feste per indicare il periodo che precedeva la Quaresima, periodo di digiuno e penitenza per i cristiani.
Durante il Carnevale era infatti concesso lasciarsi andare fino al martedi grasso, ultimo giorno in cui era consentito mangiare carne.
Il mercoledi era il giorno delle Ceneri, in cui iniziava ufficialmente la Quaresima.
Il fatto di mascherarsi permetteva di livellare le differenze sociali, ribaltare le parti e divertirsi,giocando ad essere quello che non si è.
A Venezia il Carnevale risale a mille anni fa. Se ne parla infatti già attorno all’anno 1000.
Ma è nel 1296 che il Senato della Serenissima dichiara ufficialmente un periodo di festa denominato appunto Carnevale.
La tradizione del Carnevale di Venezia
Come ho già detto il Carnevale a Venezia ha una tradizione millenaria.
Durante il Carnevale vengono indossate maschere e costumi bellissimi.
Tanti ispirati al ‘700 veneziano.
Esistono atelier di moda specializzati in costumi per il carnevale, che potrete affittare.
Preparandovi però a metter mano al portafoglio.
Tanti i negozi in cui potrete acquistare maschere, dalle più tradizionali come la classica Bauta.
Maschera perfetta, bianca e di rado nera, che nascondeva il volto ma che grazie alla forma allungata consentiva a chi la indossava di mangiare senza toglierla.
La forma alterava anche la voce di chi la indossava, contribuendo a celare l’identità.
Inizialmente il termine bauta indicava l’intero travestimento composto di maschera, cappello tricorno e zendale,un piccolo scialle di seta che nascondeva testa e spalle.
A questo travestimento poteva essere aggiunto un lungo mantello nero,denominato tabarro.
Così davvero nessuno vi avrebbe riconosciuto!
La Bauta resta perciò simbolo indiscusso del ‘700 veneziano e simbolo del Carnevale di Venezia.
Se volete vedere e magari comprare una maschera visitate il laboratorio Ca’ Macana, dove son state realizzate le maschere del fil di Stanley Kubric “Eyes wide shut”con Nicole Kidman e Tom Cruise.Di cui ho già parlato in un altro post su Venezia.
L’edizione 2023 del Carnevale
L’edizione di quest’anno 2023, ha come dicevo per tema i segni zodiacali con i 4 elementi.
Nasce sotto il segno del Leone,simbolo della Repubblica Serenissima e di Venezia.
Vuol essere una festa che coinvolge grandi e piccini, invitando tutti al travestimento.
Tanti gli eventi organizzati, sia nelle isole che in terraferma.
Con spettacoli di musica, danza, magia e divertimento.
Insomma spettacoli diffusi che coinvolgeranno tutti gli spettatori.
Si apre con un corteo acqueo sul Canal Grande , capitanato dall’imbarcazione caorlina che trasporta la pantegana (topo di grandi dimensioni) di cartapesta,che esplode liberando palloncini colorati.
Non mancherà poi il concorso delle Marie, 12 belle fanciulle la cui storia risale al 973 dopo Cristo.
Durante la festa della Vergine Maria 12 ragazze veneziane vennero rapite da pirati dalmati. Dopo un inseguimento senza tregua le ragazze furono liberate e riportate a Venezia.
Da allora ogni anno si celebra la liberazione di queste ragazze.
Possono aspirare a diventare Marie le ragazze tra i 18 e i 28 anni nate nell’area metropolitana di Venezia, che se scelte raggiungeranno in gondola il corteo sul Canal Grande.
Alla fine la più bella vincerà la corona,come ogni miss che si rispetti!
I dolci del Carnevale
A Carnevale non possono mancare i dolci tipici: le fritoe, come si chiamano in veneziano le frittelle.
La tradizione delle fritoe risale all’epoca rinascimentale, dove divennero dolce emblema della Serenissima.
Venivano preparate dei fritolari che,riuniti in corporazioni,si tramandavano il mestiere di padre in figlio.
I fritolari le preparavano in strada dove le vendevano ancora calde.
La ricetta tradizionale prevede che vi siano anche uvetta e pinoli, ma non mancano variazioni con la crema o le mele.
Altro dolce tipico del carnevale sono i crostoli,chiamati anche chiacchiere,bugie o cenci, una sfoglia di uova,zucchero e farina un tempo fritta nello strutto, e ricoperti di zucchero a velo.
Insomma se siete a Venezia per il carnevale non mancate di assaggiare questi dolci!!!!
All photo credit Pixabay
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