Officina Profumo Farmaceutica Santa Maria Novella fa al caso vostro se come me amate i profumi e i luoghi che son carichi di storia.
Pensate che le sue origini risalgono al 1221, cioè ben otto secoli addietro!
Questa profumeria erboristeria la trovate a Firenze, in una laterale della chiesa di Santa Maria Novella, non molto lontano dalla stazione ferroviaria, in Via della Scala 16.
L’Officina Profumo Farmaceutica Santa Maria Novella sorge in un terreno che fu donato ai frati domenicani.
Nel medioevo i monaci cominciarono a coltivare erbe officinali a scopi curativi.
Gli orti dove coltivavano erbe e piante medicinali erano noti col nome di giardini dei semplici.
Spesso, visto l’alto costo delle essenze prodotte, i giardini subivano dei furti.
Per cui venivano rinchiusi tra alte mura, da qui il nome latino di Hortus Cintus.
Famosa era l’acqua di rose che veniva utilizzata durante la peste per disinfettare gli ambienti e diluita nel vino come medicinale.
L’ex Cappella San Nicolò del convento dei frati è oggi la sala principale dell’Officina Profumo Farmaceutica Santa Maria Novella.
Un pò di storia
Come ho già detto i frati domenicani cominciarono col produrre l’acqua di rose per la peste, e poi unguenti, pomate, elisir già dal 1300.
Naturalmente la famiglia dei Medici contribuì a dare lustro alla farmacia.
Fu a Caterina de’ Medici, diventata Regina di Francia ,che venne dedicato un profumo, l’Acqua della Regina.
Questa essenza profumata potete acquistarla tuttora.
La profumeria venne aperta nel 1612 ed i suoi preparati e profumi venivano esportati persino in India e Cina.
Nel 1866 l’Officina Profumo Farmaceutica Santa Maria Novella divenne di proprietà del comune di Firenze e viene gestita oggi dagli eredi di fra Damiano Beni.
I locali dell’Officina Profumo Farmaceutica Santa Maria Novella
L’ingresso attuale, molto bello, non è l’ingresso originario
E’ fiancheggiato da due esedre con le statue di Igea e Galeno, dea della salute e dio della medicina.
Sulla volta un tripudio di gigli di carta, simbolo della città di Firenze, che credo sia un’installazione temporanea e cambi col tempo.
Molto bella anche la sacrestia con la volta affrescata da Mariotto di Nardo.
Questa era la stanza dove un tempo venivano conservate le acque distillate.
Attualmente al centro della sacrestia, conservata in una teca di vetro, troverete una copia della collana porta profumo di Caterina de’ Medici, realizzata da Dolce e Gabbana. Molto bella.
La sala di vendita è invece la cappella originale del convento dedicata a san Nicola di Bari e dono della famiglia Acciaioli ai frati domenicani.
In segno di riconoscenza per la “miracolosa” guarigione di Dardano Acciaioli.
L’antica Spezieria è l’attuale erboristeria, con bellissime decorazioni di stucco nel soffitto a volta.
La Sala verde dove nel settecento venivano servite le specialità dell’epoca: alchermes, china
e soprattutto la cioccolata, bevanda diventata a quel tempo di gran moda,è ora sala espositiva di profumi ed essenze.
Esiste poi un percorso museale nel quale potrete ammirare le macchine utilizzate al tempo per la lavorazione delle erbe, vasi, vetri, alambicchi. Insomma tutto ciò che serviva per preparare medicamenti e profumi.
I profumi in vendita all’Officina Profumo
Troverete in vendita i magnifici profumi tra cui l’Iris, conosciuto a Firenze col nome di Giaggiolo, e diventato simbolo della città, erroneamente chiamato giglio, la cui essenza ricorda la storia di Firenze.
E poi l’Acqua della Regina, in onore di Caterina de’ Medici.
Ancora i profumi a base di fiori: Rosa, Fresia, Gardenia.
O l’esotico profumo al Melograno.
Anche se non siete intenzionati a comprare merita visitare i locali dell’Officina profumo, se non altro per ammirare estasiati tanta bellezza.
Si capisce di esser veramente fortunati ad esser nati in un paese che ha tanta bellezza da offrire a tutto il mondo.
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