Villa Pisani a Strà fa parte delle bellissime ville che costeggiano la Riviera del Brenta.
Immaginate di catapultarvi nel 18esimo secolo e di volteggiare nelle 168 stanze, che inizialmente erano 114, in omaggio al 114esimo Doge di Venezia Alvise Pisani.
Magari ballando un walzer nella bellissima sala da ballo affrescata da Giambattista Tiepolo.
Oppure immaginate di dormire nella camera da letto che ospitò nientedimeno che Napoleone Bonaparte.
Nonché dogi, re e imperatori!
Villa Pisani a Strà è senza dubbio una delle più belle e importanti ville della Riviera del Brenta.
La realizzò la famiglia Pisani, una delle più ricche e facoltose famiglie della Repubblica di Venezia, in stile tardo barocco, proprio lungo il fiume Brenta che univa Padova a Venezia.
Grazie a questo fiume i ricchi veneziani potevano spostarsi nell’entroterra dove avevano delle magnifiche ville, che usavano più che altro come residenze estive.
Cosa vedere a Villa Pisani
Il biglietto di ingresso a Villa Pisani, oggi Museo Nazionale, costa 8 euro a persona e vi dà diritto all’accesso alla villa, al parco con le vecchie scuderie e l’orangerie, le serre tropicali ed il magnifico labirinto di siepi di bosso.
Al pianterreno fiancheggiano l’atrio una serie di statue, non di squisita fattura ma che nell’insieme creano un bellissimo colpo d’occhio.
Da qui si accede al piano superiore dove potrete visitare parecchie stanze.
Salottini, camere da letto tra cui quella in cui dormì Napoleone Bonaparte e il re d’Italia.
Camere riservate ai bambini, sala da ballo, sala della musica, biblioteca.
La villa infatti dopo il crollo della repubblica e a causa del vizio del gioco dei nobili Pisani fu venduta a Napoleone Bonaparte, diventato re d’Italia nel 1805.
Nel 1814 la villa passò agli Asburgo, diventando luogo di villeggiatura prediletto dell’imperatrice austriaca Marianna Carolina.
La villa ospitò la crema dell’aristocrazia mondiale: come i re di Grecia e Spagna e lo Zar di Russia.Oltre a tantissimi altri aristocratici.
Troverete perciò arredi e suppellettili che testimoniano le varie epoche e casate che si sono succedute.
Nel 1866 la villa divenne proprietà dello stato quando il Veneto fu annesso al Regno d’Italia.
Nel 1934 ospitò il primo incontro tra Hitler e Mussolini.
Anche Gabriele d’Annunzio vi soggiornò.
Insomma Villa pisani ne ha viste di tutti i colori!
Gli esterni di Villa Pisani
Dietro la villa si estende il grande parco di 11 ettari con una lunga vasca d’acqua aggiunta i primi del ‘900.
Alla fine del parterre centrale ci sono le scuderie oggi in disuso che fiancheggiano l’orangerie con piante di limoni ed una serra che ospita piante tropicali.
Nel giardino in primavera sbocciano fiori di tutti i tipi, in un tripudio di colori e profumi.
Durante il periodo di Napoleone aggiunsero il boschetto e trsaformarono gli orti in orangerie.
Su di una collinetta artificiale trovate la coffee house. Questa collinetta in epoca lontana serviva come ghiacciaia dove conservavano il ghiaccio in estate.
Non dimentichiamo poi il famoso labirinto, realizzato dal famoso architetto padovano Girolamo De Roberti.
Uno dei labirinti più belli e famosi, che però durante la mia visita era ancora chiuso.
Prendetevi almeno un’oretta o due per visitare tutti gli esterni che meritano davvero.
La villa è anche inclusa nel giro che viene fatto in battello della Riviera del Brenta.
Il giro non è prorio economico ma credo ne valga la pena.
Pensateci!
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