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Orient Experience ristorante dei rifugiati a Venezia

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Orient Experience

Orient Experience,il ristorante dei rifugiati a Venezia

Venezia è una città che ti strega con la sua magia e la sua unicità.

Non ci si stanca mai di ammirare i suoi palazzi, le calli ,i campielli e i suoi magnifici monumenti.

E’ una città che va scoperta passeggiando con i sensi all’erta.

A Venezia si cammina molto e ad un certo punto bisogna fermarsi per rifocillarsi.

Essendo una città molto turistica bar e ristoranti sono solitamente abbastanza cari.

Ma se si ci si guarda intorno si possono scoprire posti molto carini e alla portata di tutte le tasche.

Come appunto il ristorante Orient Experience,il ristorante dei rifugiati a Venezia, in zona Canarregio.

Il bancone del ristorante

 

La storia dell’Orient Experience

Voi riuscite a immaginarlo un ristorante aperto da rifugiati, ognuno con una storia da raccontare?

Hamed Hamadi era giunto in Italia nel 2006 per presentare il film del regista afgano Mohammad Haidari dal titolo Mhama, Buddha,la ragazza dell’acqua.

Purtroppo la troupe ricevette minacce dal regime afgano e così Hamed decise di fare domanda di asilo in quanto rifugiato.

Fortunatamente per lui la domanda fu accolta nel giro di breve tempo.

Hamed fu ospitato in un centro di accoglienza a Venezia Tessera, dove cominciò a lavorare come mediatore.

Il centro allora accoglieva circa 40 ragazzi provenienti da Afghanistan, Iran, Turchia.

Per attirare un po’ di gente da fuori cominciarono a organizzare feste.

E quale collante migliore del cibo?

Cominciarono a cucinare piatti rivisitati dei loro paesi di origine ed anche dei paesi nei quali si erano fermati nel lungo e faticoso viaggio che li aveva portati in Italia.

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Le accattivanti scritte sui muri.

Come nasce l’idea di un ristorante

Hamed capì che doveva creare qualcosa che potesse dare lavoro e quindi un futuro a questi ragazzi.

Così con un capitale di 20.000 euro è partito l’Orient Experience in zona Canarregio.

Rilevando un vecchio kebab, trasformandolo dapprima in gastronomia e poi in ristorante.

All’attività di ristorazione son state affiancate attività culturali e concerti per promuovere la cultura di questi paesi ,favorire uno scambio e farsi conoscere.

Al primo ristorante ne è seguito un altro in Sestriere Dorsoduro,  l’Orient Experience 2, che come il primo ha avuto successo.

Ad Hamed si è poi affiancato Alì Rezai, un ragazzo afgano cresciuto in Iran. Dal quale era  scappato arrivando in Italia dopo mille peripezie.

Partendo come dipendente ed arrivando poi ad essere socio del ristorante.

A dimostrazione che quando hai il desiderio di metterti alle spalle il passato e di ricominciare ce la puoi fare.

 All’Orient Experience  si sono poi affiancati l’Africa Experience, che propone cucina africana e il  Peace and Spice  a Padova.

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Una bella cliente all’Orient Experience

Cibo e non solo

Il ristorante propone un menù di una, due, tre portate per un prezzo che arriva ai 15 euro escluse le bevande.

Son piatti di cucina mediorientale con influenze afgane, iraniane, turche, greche.

E’ un viaggio nei sapori di culture a noi lontane.

Anche il locale è molto carino e curato.

All’interno un bel bancone di gastronomia.

Alle pareti scritte poetiche in varie lingue, a ricordare la varietà e la diversità del mondo.

Che è poi la sua bellezza.

Conoscere il lungo e spesso difficile viaggio che ha portato questi giovani nel nostro paese fa capire quanto noi siamo fortunati.

Fa capire che grazie alla buona volontà ed al lavoro l’integrazione è possibile.

Perciò se siete a Venezia fatela una sosta all’Orient Experience, fosse anche solo per un caffè.

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Un piatto di chiara ispirazione mediorientale

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