Buongiorno Madame Freya Stark sappiamo che lei e’ stata una intrepida viaggiatrice.
Lei ha viaggiato nel Medio Oriente in tempi in cui pochi osavano recarvisi.
Per non parlare di una donna.
“Davvero erano tempi diversi.
Nel lontano 1927 sono ritornata ad Asolo che ho sempre considerato come la mia vera casa.
In primo luogo da li’ son partita alla volta di Libano,Iraq e Siria.
Viaggiavo in compagnia di un’amica e a dorso di asino.
La Siria a quei tempi era sotto il controllo dei francesi che,come tutti i colonizzatori,si comportavano da padroni reprimendo il popolo siriano.
Come conseguenza per aver denunciato questo son stata arrestata: mi ritenevano una spia.
Avendo io dimostrato la mia innocenza,alla fine son stata rilasciata.
Come può ben capire niente di nuovo sotto il sole.
Questo per dire che la tragedia del popolo siriano si ripete ancora oggi sotto i nostri occhi impotenti e indifferenti.”
Freya una viaggiatrice solitaria
Come si sentiva a viaggiare,spesso sola, in quelle terre lontane l’intrepida viaggiatrice Freya Stark?
“Senza dubbio son stata una pioniera. Pensi che ho viaggiato nella parte orientale dell’Iran,dove nessun occidentale aveva mai osato andare.
Ho viaggiato spesso vestita da uomo per non destare interesse o sguardi curiosi.
Nel 1934 son partita alla ricerca della città di Saba,lungo la via del frankincense,in Arabia del sud.
Non sono mai arrivata a Saba perché mi sono ammalata strada facendo in maniera seria .
Ho dovuto esser ricoverata, perciò ho interrotto il viaggio.
In questo modo pero’ ho avuto modo di toccare con mano la schiavitù a cui molte popolazioni erano sottoposte.
Di conseguenza sono arrivata a pensare che schiavitù e religione vanno di pari passo.
Alla fine penso i popoli che meno fanno uso della religione meno giustificano l’uso degli schiavi.
Sarà vero?
O è una cosa che fa parte della natura umana e la religione viene solo usata per giustificare certi comportamenti?”
Molto interessante Madame Freya Stark intrepida viaggiatrice
“ Ho viaggiato anche nel Kurdistan,dove ho avuto modo di conoscere il popolo curdo.
Uno degli ultimi viaggi l’ho fatto in Afghanistan nel 1968, alla veneranda eta’ di 75 anni.
A 88 anni ho percorso l’Himalaya tibetano a dorso di mulo.Che esperienza meravigliosa!
Come vede son stata una viaggiatrice instancabile”
Mi parli dei suoi amori Madame Freya Stark
“Non c’e’ molto da dire.Non son mai stata molto interessata agli uomini,forse a causa dell’infelice matrimonio dei miei genitori.
Mi son sposata,non so nemmeno io perché,nel 1947,con un amministratore inglese,arabista e storico.
Ma essendo lui omosessuale in un’epoca in cui andava tenuto nascosto il matrimonio non ha funzionato.
Alla fine forse e’ stato meglio così.Penso che ero solo innamorata dell’idea dell’amore.
Il matrimonio non faceva per me.Il viaggiare ha compensato altamente la vita matrimoniale.”
L’intrepida viaggiatrice Freya Stark ha vissuto ad Asolo,questa piccola perla nelle colline trevigiane del Montello.
“Asolo l’ho considerata la mia vera patria e li’ ho vissuto fino alla morte.
Anche se Villa Freya l’ho venduta ed ho abitato in un’altra casa.
Asolo adagiata tra le dolci colline del Montello,e’ stata il mio buen retiro:
Non potresti vedere altra cosa più bella. D’inverno, coperte di neve abbagliante, queste colline ci si avvicinano; ma in primavera assumono questo colore pallido e lontano, e diventano remote e intime come sogni. Nascondono il profilo merlato delle Dolomiti con una grazia vivente, che si attorciglia sopra e intorno le loro profondità e precipizi come la vita stessa».Freya Stark.
Posso dire di aver avuto una vita avventurosa e ricca,in un tempo in cui il turismo non esisteva.
Allora chi si muoveva era un viaggiatore nel senso più vero del termine.
Spero che i posteri ricordino questo di me.”
Le prometto che faremo in modo che si ricordino di lei,anche se molti non sanno nemmeno chi fosse.
“Eh,la memoria ha le gambe corte!
Mi spiacerebbe esser dimenticata del tutto visto che son stata una pioniera nel mondo dei viaggi.
Purtroppo i viaggi al giorno d’oggi hanno assunto un’altra connotazione e tanti non viaggiano per conoscere,ma per farsi qualche foto e dire di esserci stati.
D’altro canto il viaggio e’ scoperta,stupore,fatica,disagio,e’ uscire dalla propria confort zone per calarsi in realtà diverse.
Forse il viaggiare lento o il vivere in un posto per qualche tempo consentono di capire meglio il paese che si visita ed i popoli che si incontrano.
Ma solo se si viaggia con una mente aperta ed il cuore puro.”
Grazie Madame Freya Stark di avermi concesso questo tempo.
“Non si preoccupi,di tempo ne ho fin troppo!!!”
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